Come creare il media kit perfetto? Le regole d’oro da non dimenticare

Dopo aver parlato di collaborazioni, eccomi con una delle parti fondamentali per consolidare un progetto insieme ad altri blogger, influencer, aziende e consolidare anche la propria reputazione e personal branding: il media kit.

Capire come creare il media kit ideale è importante, spesso è quello che fa la differenza quando ci si propone ad aziende o enti. Magari siamo le persone più preparate e competenti del mondo, ma se non sappiamo presentare i dati giusti e non sappiamo come presentarli in modo accattivante, questo può far virare l’attenzione verso altri competitor.

Quindi ecco, il media kit è qualcosa da considerare quando si vuole collaborare con le aziende e lavorare online con blog o social.

Come creare il media kit perfetto? Le regole d’oro da non dimenticare

Come creare il Media Kit perfetto? Ecco le mie regole d’oro

  1. Pensa ai tuoi punti di forza, cosa ti distingue dagli altri professionisti del tuo stesso settore, i lati della tua professione che ti danno una marcia in più e valorizzali nel media kit. Esempio:
    1. Sei travel blogger ma lavori anche come operatore del turismo o receptionist? Assolutamente dillo!
    1. Hai partecipato a corsi di cucina o lavori in ristoranti e bar? Se hai un blog di viaggi o di cucina è fondamentale dichiararlo.
    1. Lavori nel mondo della comunicazione? Specificarlo fa capire che hai una formazione in più rispetto ad altri tuoi colleghi blogger.

  2. Presenta le tue abilità. Se sei abile nella fotografia o nella grafica, presentalo, ad aziende, strutture, ristoranti, questo può essere molto utile per non fare solo promozione ma anche per creare contenuti originali da usare sui loro canali social e siti

  3. Attenzione però, raccontati senza esagerare. Il media kit non è un curriculum vitae, non devi raccontare i lavori che hai fatto e cosa hai studiato tutto elencato come nel CV, racconta il tuo progetto, come è nato e come si è evoluto, e cosa vuoi comunicare con i tuoi canali. Pensa a cosa vorrebbero leggere le realtà a cui ti stai rivolgendo.

  4. Analytics e dati. Ecco il tasto dolente per quei blogger che hanno iniziato da poco e ovviamente non hanno dati stratosferici da mostrare. Beh, sfrutta i dati a tuo favore:
    1. Mostra i dati demografici della tua community sia sui social che sul blog, la provenienza, il genere, i loro interessi, l’età, è fondamentale far capire il tuo pubblico di riferimento
    1. Se le visualizzazioni, letture e utenti unici non sono elevate, potresti presentarli specificando che il blog è ancora molto giovane, oppure potresti mostrare le percentuali di crescita del tuo blog nel tempo.
    1. Altro dato interessante è l’engagement rate che puoi ottenere da NJlitics

  5. Spiega in breve cosa offri alle aziende, che tipo di servizi proponi

  6. Mostra eventuali collaborazioni passate e progetti in corso, pochi esempi che ti identificano al meglio e possono dare subito un riscontro a chi ti legge

  7. I tuoi contatti e tutti i tuoi link, assolutamente da non dimenticare.
Bisogna analizzare bene le proprie abilità come fa Kiki!

Idealmente il media kit deve essere di 2 massimo 3 pagine, non di più e oserei dire che è meglio presentare 2 pagine e deve ovviamente essere presentato tutto in modo graficamente accattivante, in questo tool come Canva possono dare una grande mano.

Varianti del Media Kit

Il media kit è perfetto per presentarsi ad enti e aziende che non ti conoscono, che siano loro a contattarti o tu a presentarti, è sempre utile avere un documento che presenti chi sei e il tuo progetto al meglio.

Crea però anche delle varianti.

Questa è un suggerimento che mi ha dato tempo fa il mio compagno quando creavo i preventivi per le aziende.

Spesso infatti capita che ti contattino realtà che ti conoscono perché sono già parte della tua community. In questo caso presentare un media kit completo, per quanto importante, creerebbe quel passaggio in più non necessario.

Per questo ho creato un mini mini media kit da inserire nei preventivi.

Tutte le volte che creo un preventivo personalizzato con presentazione del progetto e prospetto dei costi, inserisco all’inizio una versione ridotta di una pagina del media kit, un riassunto che in poche righe presenta me, il mio progetto, qualche dato e qualche logo di brand con cui ho fatto collaborazioni importanti, questo è utile per dare comunque un’idea alle aziende della tua realtà.

Lavorate bene al media kit, come se lavoraste al progetto di un aereo

Non solo Media Kit

Se ti vuoi presentare fisicamente ad enti e aziende, come nel caso delle fiere, trasla tutto questo pensiero offline.

Crea un media kit che possa essere pieghevole e accattivante da lasciare fisicamente in mano alle realtà. Fai un piccolo investimento e pensa ad aggiungere piccoli gadget personalizzati con i tuoi loghi come spille, penne, chiavette usb, portachiavi, sciocchezze nei fatti, ma che però ti permettono di restare più impresso.

Ricordati di creare anche dei biglietti da visita!

Beh, ho cercato di sviscerare il più possibile la questione media kit.
Concludo dicendo che si, anche se avete dei numeri piccoli, è utile iniziare a pensare subito al proprio media kit, iniziate a mettere nero su bianco ciò che volete comunicare alle aziende, preparate delle immagini dedicate da inserire, iniziate a predisporlo, sa davvero fare la differenza.

Se avete altre domande, vi aspetto nei commenti e trovate tutti i riferimenti anche nel banner qui sotto…

#StayCappellacci

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