Tra i tanti trekking che possiamo fare, questa escursione in appennino bolognese è stata una vera scoperta dal punto di vista storico artistico oltre che essere parte di un progetto per più ampio e straordinario che vi racconterò a breve.
Iniziamo a metterci gli scarponi.
L’escursione in appennino bolognese che vi racconto oggi, va alla ricerca del Cinghiale Celtico, una creatura mitologica, pensate che il cinghiale era l’animale rappresentato più di frequente sulle insegne militari celtiche.
Cosa ci fa un cinghiale del genere in appennino bolognese? Beh, andiamo con ordine.
Escursione in appennino bolognese: alla scoperta del Cinghiale Celtico
Vi racconto il percorso passo a passo e appena pronta, vi caricherò la traccia gpx.
Il punto di partenza del nostro trekking è Quinzano, in provincia di Bologna, più precisamente Piazza della Pace dove troverete un ampio parcheggio e un bar utile per una pausa caffè e pipì.
Il nostro percorso attraversa il paese seguendo la via Sa Giuseppe, per poi raggiungere l’area boschiva, seguendo le indicazioni che portano sulla vetta del Monte Bibele (cai 803).
Se farete questa escursione in autunno, vi immergerete nel caldo colore delle foglie, una meraviglia!
Il sentiero inizia in salita, ma nulla di troppo ripido e continua fino alla cima del Monte Bibele, dove poter osservare dall’alto l’appennino bolognese e arrivare con lo sguardo fino in Romagna nei giorni con una buona visibilità.
Scendendo da questo straordinario punto panoramico, il sentiero si dirige verso l’area archeologica di Monte Bibele.
L’area archeologica di Monte Bibele
Si tratta di un parco archeologico, in cui potete ripercorrere il passaggio dei Celti in queste zone. Monte Bibele è uno dei siti di maggiore interesse per l’archeologia dei Celti in Italia, pensate che i primi ritrovamenti risalgono alla Seconda guerra mondiale, quando un reparto di truppe tedesche lungo la Linea Gotica intercettò degli scheletri.
Qui potete vedere le ricostruzioni delle loro abitazioni e fare un tuffo indietro. Proprio lì accanto c’è anche il centro servizi dove potete reperire ulteriori informazioni.
Giusto per darvi tutte le info, potete raggiungere quest’area anche direttamente in auto, c’è infatti un ampio parcheggio a disposizione.
Potete visitare l’area liberamente e gratuitamente, vengono però organizzate anche visite guidate dedicate, in quel caso vi consiglio di contattarli alla mail arcamontebibele@pec.it o al numero 329 1949532 per maggiori informazioni.
L’area fa parte della Via dei Fantini e del progetto BOM Art.
Il progetto BOM Art e il Cinghiale Celtico
Ecco quindi spiegato il Cinghiale Celtico, ma come mai un’opera del genere? Beh, si tratta di un’opera di land art parte del progetto BOM Art, Bologna Montata Art Trail, una serie di percorsi che uniscono la natura con l’arte. Un sentiero di circa 100 km, che si può tranquillamente percorrere a tratti organizzando delle gite in giornata.
È un progetto meraviglioso, che vuole valorizzare il territorio in modo saggio e rispettoso dell’ambiente, dando voce all’arte che sa amalgamarsi perfettamente con la natura circostante.
Al sito del progetto potete trovare tutte le opere finora realizzate, i comuni interessati sono Monzuno, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Loiano e il Monte Bibele appunto.
Tra queste opere figura anche il meraviglioso Cinghiale Celtico realizzato da Gianluigi Zeni.
Il ritorno
Il ritorno di questa escursione in appennino bolognese è piuttosto semplice, si segue la Via della Carrozza, chiudendo il percorso ad anello per un totale di 7km.
È una camminata piacevole e perfetta per l’autunno! Cosa portare con sé? Consiglio di vestirsi a strati, se fate questo percorso in autunno, c’è una bella aria fresca, e consiglio di portare con voi borraccia e snack, non troverete fontanelle fino all’area archeologica. Ovviamente consiglio anche di portare con se il power bank, io faccio sempre un sacco di foto e avere un po’ di energia supplementare anche per il telefono fa sempre comodo.
Escursioni in appennino bolognese?
Se siete amanti delle escursioni e della natura, allora non potete perdervi le meraviglie che offre questo straordinario territorio, dalle Grotte di Labante alle Grotte di Soprasasso, per non parlare dell’escursione a Corno alle Scale. Trovate tutti i miei trekking nella sezione dedicata.
Per i meno avventurosi o per chi vuole approcciarsi alle escursioni piano piano, c’è sempre la super passeggiata che da Bologna porta a San Luca e ai 300 scalini, i paesaggi sono assicurati anche in questo caso!
Buona camminata, salutate il Cinghiale Celtico da parte mia e…
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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