Dimenticate la fretta e lasciatevi conquistare dal ritmo lento e rilassato dell’Emilia-Romagna slow, una regione che invita a scoprire i suoi tesori nascosti con calma e curiosità.
Questo itinerario alla scoperta dell’Emilia Romagna slow vi porterà tra borghi medievali, paesaggi collinari, città d’arte e oasi naturalistiche, assaporando i prodotti tipici e incontrando le persone che rendono questa terra così speciale.

È una proposta di itinerario che parte dalla mia città e fa scoprire i dintorni, il tutto a portata di bici, treno e piedi, un modo rilassato per scoprire ciò che la ragione ci offre.
Ferrara, la città delle biciclette
Il nostro viaggio inizia a Ferrara, città rinascimentale patrimonio dell’UNESCO, dove il tempo sembra essersi fermato.
Salite in sella a una bicicletta, il mezzo di trasporto preferito dai ferraresi (tranne me, ammetto che non amo le bici) e perdetevi tra le strade del centro storico, ammirando il maestoso Castello Estense e percorrendo le antiche mura che abbracciano la città.

Non dimenticate di assaggiare i cappellacci di zucca e di godervi una passeggiata nel Parco Massari, un’oasi verde nel cuore della città.
L’entroterra tra Forlì e Cesena
Lasciatevi alle spalle la città e addentratevi nell’entroterra, alla scoperta di borghi medievali, storie affascinanti e paesaggi collinari mozzafiato.
Partiamo da Lugo, patria di Francesco Baracca, l’asso dei cieli, il pilota diventato leggenda durante la Prima Guerra Mondiale. Potete visitare il suo museo, dove un tempo viveva, ora potete ripercorrere la sua storia, gli avvenimenti più importanti e il suo mito, quel cavallino rampante che ora è simbolo della Ferrari.


Visitate poi Bertinoro, il “balcone della Romagna”, il paese dell’ospitalità per eccellenza. Raggiungete poi Brisighella, qui potete visitare il borgo ma potete anche fare una bella escursione tra i calanchi patrimonio UNESCO.



Se vi piacciono gli eventi particolari, non perdetevi il Trat-Tour a Oriolo dei Fichi, mentre per chi apprezza i piccoli borghi, vi aspettano Modigliana, Dovadola, Predappio, Rocca San Casciano e Meldola. Potete approfondire nel mio post dedicato, questi borghi della Romagna, affascinanti soprattutto in autunno con le loro sagre.
Tra Ravenna e Ferrara alla scoperta del Delta del Po
Raggiungete Ravenna, città d’arte con mosaici bizantini patrimonio dell’UNESCO, un vero e proprio scrigno di tesori nascosti. Ammirate i mosaici della Basilica di San Vitale e del Mausoleo di Galla Placidia, visitate la tomba di Dante Alighieri e raggiungete la pineta di Classe. Passeggiate nella pineta che ispirò Dante, Carducci, Byron e tanti altri artisti fino ad arrivare al Museo Classis con la sua cascata di mosaico e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe con i suoi mosaici d’oro.
È giunto il momento di esplorare il Delta del Po! Partite dal Museo NatuRA di Sant’Alberto e visitate con la guida questa oasi naturalistica di grande bellezza. Siamo sul conine tra Comacchio (FE) e Ravenna, un territorio straordinario da visitare a piedi o in bici.

Sul lato ferrarese, potete anche prendere il battello per visitare le Valli di Comacchio, parte del Parco del Delta del Po.
Bologna, la “grassa” e la green
Concludete il vostro percorso a Bologna, città universitaria con una vivace scena culturale e gastronomica. Concludiamo questo percorso nell’Emilia-Romagna Slow proprio nel bolognese. Passeggiate sotto i portici, patrimonio dell’UNESCO, visitate Piazza Maggiore e la Basilica di San Petronio, scoprite i sette segreti e i suoi luoghi più insoliti.
Con un panino alla mortadella nello zaino, percorrete il Portico più lungo del Mondo fino al Santuario della Madonna di San Luca e ai 300 scalini.


Da Bologna, potete prendere il treno per raggiungere la Rocchetta Mattei e, per chi ha buone gambe, percorrere il sentiero che porta fino alle Grotte di Soprasasso.



Questo itinerario nell’Emilia-Romagna slow è un viaggio alla scoperta di un lato più autentico della regione, fatto di sapori genuini, paesaggi incantevoli e persone accoglienti che sapranno raccontarvi tutto di questo straordinario territorio, un’esperienza unica!
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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