Visitare la Rocchetta Mattei: un pomeriggio nel castello delle Mille e una Notte

Eccoci davanti ad una delle meraviglie dell’Emilia Romagna e quasi quasi direi pure dell’Italia: la Rocchetta Mattei.

Un luogo da Mille e una Notte, un mix tra una rocca medievale, un edificio orientale e una quinta di un teatro, ogni sala racconta una storia e il filo comune è il suo ideatore, preparatevi, pronti a visitare la Rocchetta Mattei.

Visitare la Rocchetta Mattei: un pomeriggio nel castello delle Mille e una Notte

Chi era il conte Cesare Mattei e cos’è l’elettromeopatia

Siamo agli inizi dell’Ottocento quando nacque uno dei personaggi più curiosi e anche influenti del territorio bolognese e ferrarese, Cesare Mattei.

Quando divenne conte infatti, ricevette anche alcuni territori del comacchiese e questi si unirono alla sua fortuna.

Nel 1849 si ritirò dalla vita politica per dedicarsi appieno allo studio della medicina.

Era però un medico diverso da quello che possiamo pensare.

I suoi studi in ambito medico infatti nacquero per cercare di trovare un sollievo per sua madre, gravemente malata e questi studi lo condussero all’elettromeopatia, terapia medica fondata da lui stesso, e al realizzare i suoi preparati che divennero famosi anche all’estero, attirando l’attenzione di sovrani e nobili che vennero a curarsi proprio in Rocchetta.

Siamo nel 1850 quando pose la prima pietra di questo luogo che fin da subito voleva realizzare in stile moresco. Un luogo affascinante che ricorda l’Alhambra di Granada e la cattedrale di Cordova.

Un luogo dove vivere ma dove accogliere anche i pazienti e continuare a lavorare sui suoi preparati.

L’elettromeopatia

L’elettromeopatia si basa sull’unione di preparati simil omeopatici fatti di erbe con fluidi elettrici, caricati per stabilire l’equilibrio tra i due poli elettrici e condurre la parte dolorante ad uno stato neutrale.

È stata la medicina alternativa più praticata al mondo tra la metà dell’Ottocento e del Novecento e ancora oggi viene pratica in diverse parti del mondo.

una delle vetrate interne alla Rocchetta Mattei

Visitare la Rocchetta Mattei

Entrare dentro alla Rocchetta Mattei quindi non significa solo trovarsi davanti a tanta bellezza ma in un certo senso è come entrare nella mente di Cesare Mattei, un luogo per curare, un luogo dove forse era anche la bellezza stessa una parte della cura, un luogo che doveva impressionare i visitatori, degno della reputazione particolare e bizzarra che il conte aveva.

dettagli cortile interno della Rocchetta

Ci troviamo davanti ad una serie di torri dalle cupole in stile arabeggiante, collegate da camminamenti, scalette e scale in un dedalo di stanze quasi labirintico che trova la sua massima espressione nella Cappella, realizzata anche con un abile gioco di forme e prospettive che sembra in pieno un quadro di Escher.

visitare la rocchetta mattei la cappella che sembra un quadro di Escher
La Cappella della Rocchetta Mattei

Altro luogo dalla grandissima suggestione è il Cortile dei Leoni, ispirato al cortile dell’Alhambra di Granada, magnifico, come del resto tutta la rocchetta!

cortile dei leoni nella rocchetta mattei
Cortile dei Leoni

Informazioni pratiche per visitare la Rocchetta Mattei

Non voglio fare troppi spoiler perché in luoghi come questo è proprio l’effetto sorpresa che rende il tutto ancora più affascinante.

Potete prenotare la visita alla Rocchetta presso il sito ufficiale e vi consiglio di prenotare con anticipo perché i posti vanno a ruba facilmente. La visita è sempre guidata e ho trovato tutte le guide (ci sono stata più di una volta) sempre molto preparate!

Per quanto riguarda la situazione parcheggio, non ne abbiamo uno ma c’è molto spazio a lato delle varie strade dove lasciare l’auto.

panorama con rocchetta mattei

Nei dintorni della Rocchetta

Ultimo ma non ultimo, già che siete alla Rocchetta Mattei, correte a visitare anche il Borgo La Scola, a 10 minuti d’auto da lì, stupendo e soprattutto, mentre salite con la macchina, potrete vedere la Rocchetta in lontananza avvolta dal verde, ottimo spot per una foto!

Alla scoperta delle Grotte di Labante – i dintorni di Bologna e i suoi appennini

Se volete visitare altre cosette nei dintorni vi suggerisco Porretta Terme, molto carina, Marzabotto per chi vuole visitare gli scavi archeologici dell’antica necropoli etrusca e le Grotte di Labante, tutte nei dintorni e perfette per immergersi nella magia dei colli bolognesi.

#StayCappellacci

Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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