- 1 Ariosto a Ferrara: partiamo dal cuore del centro storico
- 2 Il Palazzo Municipale: occhio alla via coperta
- 3 Ariosto a Ferrara: pronti ad immergervi nelle viuzze?
- 4 Ariosto riposa in paradiso
- 5 Ritorniamo in centro storico, camminando tra le vie dell’Addizione Erculea
- 6 La casa di Ludovico Ariosto
- 7 Piazza Ariostea
Avete mai fatto turismo letterario? Forse meno famoso di quello cinematografico ma di sicuro molto più romantico. Oggi scopriremo il passato di Ludovico Ariosto a Ferrara e cosa lo ispirò per il suo meraviglioso Orlando Furioso.
Ariosto a Ferrara non solo trova un luogo da chiamare casa, trova un mix di ispirazioni e suggestioni che riverserà nella sua produzione poetica e teatrale. Il legame tra Ferrara e Ariosto scorre sul confine sottile tra realtà e magia, dopotutto, è facile sognare in una città come la mia.
Come sempre quando vi racconto della mia città, vi darò dei consigli per un itinerario alternativo, in questo caso in perfetto stile “turismo letterario”, muovendosi sempre in giro per il centro storico.
Che dite iniziamo?
Scarpe comode (o bici in questo caso) e si va!
Ariosto a Ferrara: partiamo dal cuore del centro storico
Il Castello Estense spicca in tutta la sua bellezza, ed è proprio da qui che inizia il nostro itinerario dedicato ad Ariosto a Ferrara. Ariosto frequentò assiduamente la Corte Estense, era infatti funzionario di corte sia al servizio del cardinale Ippolito, sia del duca Alfonso I.
Conosceva bene il castello e si ispirò proprio a questo per descrivere il castello del Mago Atlante nell’Orlando Furioso.
Non mi dilungherò sul castello, vi rimando all’articolo con tutte le informazioni per visitare il Castello Estense per organizzare al meglio la vostra visita.
Il Palazzo Municipale: occhio alla via coperta
Sapevate che il castello è collegato da una via nascosta direttamente al Palazzo Municipale? La cosiddetta Via Coperta è infatti un passaggio in piena vista ma molto discreto che collega il castello al municipio, che un tempo era proprio la residenza ducale. Questo passaggio nacque come via sicura e divenne nel tempo un passaggio comodo e discreto tra i due palazzi.
Prendiamo la via coperta e ci materializziamo in Piazza Municipale.
Qui possiamo passeggiare virtualmente con l’Ariosto, una targa riporta alcuni versi della Satira VII: “E s’io non fossi d’ogni cinque o sei/ Mesi stato uno a passeggiar fra il Domo/ E le due statue de’ Marchesi miei,/ da sì noiosa lontananza domo/ già sarei morto…”
Ariosto a Ferrara: pronti ad immergervi nelle viuzze?
Per ripercorrere le tracce dell’Ariosto a Ferrara, ci dobbiamo immergere in alcune delle viuzze più belle della città a partire da Via degli Adelardi.
Proprio accanto al duomo (vi ho parlato di questa via nel mio itinerario dedicato alla Ferrara Medievale) non solo potete immergervi nella suggestione del medioevo, ma potete anche fermarvi Al Brindisi, all’epoca il Chiucchiolino, l’osteria più antica del mondo!
Un’osteria che vanta elevatissime presenze tra cui proprio Ariosto.
All’ingresso troverete una targa con alcune sue parole provenienti dalla Lena: “…gli occhi di cuchiolin più confarebbonsi/ di Sabbatino Mariano e simili,/ quando di Gorgadel ubriachi escono….”.
Passeggiamo poi in Via Savonarola, leggermente defilati dalla calca del centro storico, qui tra i palazzi, potete vedere (solo da fuori) Palazzo Strozzi, la dimora di Alessandra Benucci, la donna amata dall’Ariosto. Pare che il poeta le fece una corte sfrenata dal tanto che era innamorato di lei.
I due si sposarono, ma il matrimonio rimase segreto, del resto anche tutta la loro vicenda amorosa rimane ancora oggi con un filo di mistero.
Proseguiamo per le viuzze!
A Ferrara possiamo trovare anche diverse dimore della famiglia Ariosto. Possiamo trovare in Via del Carbone l’abitazione di suo cugino, mentre in Via Giuoco del Pallone, percorrendo un piccolo e grazioso porticato, troverete la Magna Domus, la casa dove Ariosto visse con la sua numerosa famiglia, era infatti il primo di 10 fratelli.
Ariosto riposa in paradiso
Proprio accanto alla Magna Domus possiamo trovare la Biblioteca Ariostea. Qui riposa Ariosto, in una tomba all’interno della biblioteca e ideata da Giovanni Battista Aleotti.
Ma perché in paradiso? Beh, il palazzo si chiama proprio Palazzo Paradiso.
Nel suo cortile interno tra l’altro, potete trovare uno splendido Ginkgo biloba risalente al ‘700.
Ritorniamo in centro storico, camminando tra le vie dell’Addizione Erculea
Ritorniamo verso il castello estense e continuiamo il nostro itinerario all’insegna del turismo letterario lasciando alle spalle le viuzze medievali per le più ariose vie risalenti all’Addizione Erculea.
Siamo in Corso Ercole I d’Este, la via più bella d’Europa. Qui, tra i tanti palazzi, possiamo soffermarci sul palazzo di Giulio d’Este. Lui e il fratello Ferrante cospirarono contro Alfonso d’Este e il fratello Ippolito, smascherati però, i due condussero tutta la loro vita in prigione; Ferrante morì in cella, mentre Giulio venne scarcerato all’età di 81 anni.
Ariosto nell’Orlando Furioso dedica a loro dei versi, mostrando pietà per la loro sorte.
Arrivati al famoso quadrivio degli angeli, abbiamo davanti una scelta.
La casa di Ludovico Ariosto
Svoltando a sinistra e raggiungendo Via Ariosto, possiamo visitare la casa, ora museo, di Ludovico Ariosto, il luogo comprato dal poeta con i suoi soldi, un luogo tanto desiderato, dove condusse gli ultimi anni della sua vita. Qui potete fare la conoscenza diretta di Ariosto e camminare, anche solo per poco, tra le mura della sua abitazione.
Vi consiglio di soffermarvi sul bellissimo giardino che, a mio parere, conserva proprio il fascino dei cortili interni ferraresi e di andare poi al primo piano per vedere le sale private e ripercorrere la sua storia.
Piazza Ariostea
Se svoltate a destra (e vi consiglio di tenere la piazza come ultima tappa del tour) arriverete in Piazza Ariostea, la degna conclusione di questo itinerario a tema Ariosto a Ferrara.
La cosiddetta Piazza Nova dell’Addizione Erculea ora è dedicata all’Ariosto per via della sua statua, collocata sopra ad una colonna, al centro della piazza.
Ariosto dall’alto osserva Ferrara e non solo, osserva anche tutti gli eventi, tra cui il Palio, che proprio qui si svolgono.
Una degna conclusione dopo tutto questo camminare all’insegna del turismo letterario e dell’Ariosto. Vi consiglio una bella pausa all’ombra degli alberi della piazza o magari un bel aperitivo sotto ai suoi portici o perché no, per i più golosi, c’è un gelato che vi aspetta alla Sorgente del Gelato!
Se amate il turismo letterario, vi consiglio di dare un’occhiata anche al mio itinerario dedicato alla Ferrara ebraica in cui spicca Giorgio Bassani mentre alla sezione Ferrara potete trovare tutte le informazioni utili per organizzare la vostra visita nella mia città!
Vi aspetto e…
#StayCappellacci
*Articolo per il progetto #ConosciFerrara in collaborazione
con il Comune di Ferrara, Ferrara Rinasce,
Certosa di Ferrara e Turismo Ferrara
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda, scoprire l’origine del mio nome, e valutare se ti va di collaborare con me.
Qui trovi i link alla mie pagine Instagram e LinkedIn.
4 pensieri su “Sulle orme di Ariosto a Ferrara: un po’ di sano turismo letterario!”
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Ciao Sara,
sono Patrizia e sono già stata tre volte a Ferrara, un primato fra tutte le destinazioni che aspettano di rivedermi. Mi è piaciuta non solo per la bellezza, ma per quel suo trasmettere uno scorrere di vita dolce, molto diverso per esempio da Firenze, dove vivo io. Non sapevo ci fosse una via segreta come il Corridoio Vasariano, tantomeno un palazzo che si chiama Strozzi…
Restando in tema, sono atterrata qui anch’io per “colpa” dell’Ariosto, l’Orlando Furioso è infatti il mio programma di lettura classici 2023, dopo I Promessi Sposi e Dante.
Quando ho saputo delle sculture di Umanità in battaglia nel cortile del castello ho deciso all’istante di partire, sfidando la calura e anche qualche imprevisto.
Mi hai dato qualche idea in più su come entrare nel vivo dei suoi scritti, perché a me piace non fermarmi al libro ma intrecciare la lettura con le emozioni, vorrei cercare di sentirlo come fosse ancora fra noi, magari seduta all’osteria…
Mi sa che con Ferrara ci si rivedrà una quarta volta!
Ciao Patrizia, felice di leggerti!
Purtroppo le sculture non sono più presenti, sono rimaste in mostra fino alla fine di agosto e ora sono state rimosse, ma tutto il giro dedicato all’Ariosto è molto immersivo, così come la sua casa, ora museo, che è davvero molto bella!